Il progetto di sperimentazione People Resolve, che vi abbiamo raccontato fin dalla sua nascita come community digitale e poi come evento fisico, è stato infine raccontato in un libro, per il quale abbiamo curato l'impaginazione e la grafica.
Nel libro siamo citati anche fra i contributori in quanto consulenti di tutte le fasi del progetto.
La prefazione è firmata dal Prof. Piero Formica e dal Prof. Martin G. Curley.
Gli autori del libro
Pier Luigi Catto’ - Pd For Consulenza Direzionale
Paolo Di Marco - Pd For Consulenza Direzionale
Vincenzo Porcelli - Fondazione Democenter-Sipe
Eliana Porreca - Reggio Emilia Innovazione
Annamaria Raimondi - Confindustria Emilia-Romagna Ricerca
La prefazione di Piero Formica e Martin G. Curley
Questo libro è una primizia coltivata nel terreno dell’economia della sperimentazione e dell’economia delle esperienze. Il libro è il risultato di un processo di mobilitazione di idee imprenditoriali che ha avuto visibilità nell’evento organizzato a Bologna il 10 maggio del 2013. Un’esperienza che ha impegnato decine di persone con una ricca varietà di bagaglio culturale e professionale. Il processo è stato alimentato dalla nostra ricerca nel campo dell’economia della sperimentazione – una ricerca centrata sulla natura sperimentale della creazione d’impresa con alta aspettativa e forte potenziale di crescita. Il nostro punto di vista è che il processo imprenditoriale non è una progressione lineare che va dalla formulazione iniziale della nuova idea alla sua applicazione con successo nel mercato. Si tratta, invece, di una serie di esperimenti iterativi il cui progresso dipende dall’impegno, dalla resilienza e dalla capacità di apprendimento degli sperimentatori, e dalle loro interazioni. Gli esperimenti avvengono in un laboratorio che è una comunità di innovatori dove si generano, si condividono e si raffinano le idee sottoposte a test sperimentali.
L’innovazione tradotta in nuova imprenditorialità scaturisce dall’attività di abbinare soluzioni innovative con le opportunità intraviste nei mercati futuri – quindi, con esplorazioni nel mondo dei bisogni latenti dei consumatori – e non solo nei mercati di oggi dove si manifestano le domande di prodotti e servizi esistenti. Con lo sguardo rivolto al domani, il laboratorio di sperimentazione si lascia alle spalle i ‘case studies’ e le ‘best practices’. L’obiettivo è di trovare, attraverso la sperimentazione, le ‘next practices’.
Gli autori non si sono limitati alla descrizione delle diverse fasi del processo di sperimentazione. Sono le persone che creano e muovono le idee. Ecco allora che la sperimentazione è stata avviata e conclusa grazie alla creazione prima e al coinvolgimento poi di “People Resolve”, una comunità di innovatori della quale gli autori offrono un’immagine a tutto tondo. Non appartenendo l’innovatore a una sola specie, gli autori hanno rintracciato nel campo dell’economia dell’innovazione quelle fonti di teoria e pratica più congeniali al contesto che ha generato la comunità di “People Resolve”.
Il laboratorio di sperimentazione di idee imprenditoriali ad alta aspettativa ed elevato potenziale di crescita è un artefatto che si sta diffondendo nei paesi che costruiscono il loro futuro al crocevia tra l’economia imprenditoriale della conoscenza, l’economia della sperimentazione e l’economia delle esperienze. Siamo lieti che anche a Bologna si siano create le condizioni favorevoli al suo radicamento. Ringraziamo gli autori sia per l’interesse rivolto alla nostra ricerca sia per averci coinvolto con la nostra testimonianza lungo il processo sperimentale.
Piero Formica e Martin G. Curley, Innovation Value Institute, Maynooth University, Ireland
Perché un libro?
Raccontare l'esperienza di un progetto di sperimentazione in un libro è un'operazione di fondamentale importanza per diversi motivi:
- Diffusione della conoscenza: Una pubblicazione cartacea permette di raggiungere un pubblico più ampio rispetto a un articolo scientifico o un report interno, rendendo accessibili i risultati della ricerca a un pubblico più vasto, inclusi altri ricercatori, professionisti del settore, policy maker e il grande pubblico.
- Preservazione della memoria: Documentare un progetto in un libro significa preservarne la memoria nel tempo, rendendolo una fonte di riferimento per le future ricerche e per chi desidera approfondire l'argomento.
- Validazione scientifica: La pubblicazione di un libro sottoposto a peer review contribuisce a validare scientificamente il lavoro svolto e a posizionare l'autore o il team di ricerca all'interno della comunità scientifica.
- Impatto sociale: Un libro ben scritto e divulgativo può avere un impatto significativo sulla società, sensibilizzando l'opinione pubblica su temi importanti, stimolando il dibattito e fornendo spunti per future azioni.
- Trasferimento tecnologico: Nel caso di progetti con un forte impatto tecnologico, la pubblicazione di un libro può facilitare il trasferimento delle conoscenze acquisite e favorire lo sviluppo di nuove applicazioni.
- Cattura dell'esperienza: Permette di raccontare non solo i risultati finali di un progetto, ma anche il percorso seguito, le difficoltà incontrate, le decisioni prese e le lezioni apprese. In questo modo, si crea un racconto più completo e coinvolgente, che va oltre la semplice esposizione dei dati.
- Formazione: Può essere utilizzato come strumento didattico per formare nuove generazioni di ricercatori e professionisti.
In sintesi, scrivere un libro su un progetto di sperimentazione è un modo efficace per:
- Condividere la conoscenza
- Preservare la memoria
- Validare scientificamente il lavoro
- Avere un impatto sociale
- Facilitare il trasferimento tecnologico
- Catturare l'esperienza
- Formare nuove generazioni
- Promuovere l'autore
In conclusione, scrivere un libro su un progetto di sperimentazione è un'opportunità unica per dare un contributo duraturo alla ricerca e alla società.